Tour Baire tra storia e innovazione. Matteo Baire si racconta.
Matteo Baire è Amministratore di Tour Baire, azienda storica del settore trasporto e presidente regionale di ANAV (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori). Determinato e appassionato del suo lavoro, si racconta in questa bella intervista tra un passato da valorizzare e un futuro con tutte le opportunità di innovazione da cogliere.
Buongiorno Matteo. Ci racconti della sua azienda. Come nasce e che ruolo ha in Sardegna?
Sono un privilegiato: mi trovo a guidare un’azienda che è frutto della lungimiranza e dell’impegno di Enrico Baire, mio padre, da cui ho imparato tutto. Un giorno si recò alla miniera di San Leone e armato di carta e matita chiese ai dipendenti in fine turno se avrebbero mai usufruito di un servizio di trasporto (corriera), qualora fosse esistito, che da Capoterra arrivasse alla miniera e viceversa. Fece una sorta di indagine di mercato, anticipando le più elementari strategie di marketing, la risposta dei minatori fu positiva e da quel momento cominciò l’avventura con il primo pullman acquistato a rate per 300mila lire. Tour Baire nasce nel 1950 e si caratterizza per essere la prima società di autolinee privata a gestire un regolare servizio nella provincia di Cagliari. Nel tempo abbiamo modificato l’offerta affiancando ai servizi sulle linee urbane ed extraurbane il ramo legato al turismo, includendo i servizi di trasporto per scolaresche, gruppi sportivi, convegnistica, gite, escursioni in Sardegna, transfert da e per l’aeroporto, oltre al servizio NCC. Posso dire con orgoglio che oggi l’azienda è sinonimo di affidabilità ed è una garanzia assoluta in termini di qualità del servizio. La professionalità dei nostri autisti, unita a un parco mezzi rinnovato e costantemente controllato sono uno dei punti di forza sui quali poggia oggi la nostra realtà, che da dimensione locale ha ampliato gli orizzonti. Dal canto mio, come imprenditore, cerco ogni giorno di portare avanti la filosofia e gli insegnamenti di mio padre.
Quali sono state le difficoltà che avete dovuto affrontare durante l’emergenza Covid?
È innegabile come questa situazione abbia determinato una forte contrazione dei ricavi da traffico e un incremento degli oneri per le misure di contrasto all’epidemia, davanti ai quali si sono resi necessari meccanismi compensativi che come Presidente regionale di Anav ho portato all’attenzione del decisore politico sia a livello nazionale e sia regionale. A risentirne di più è stato il ramo legato proprio al turismo, che ancora stenta a riprendersi. Durante i mesi di lock down, grazie a un personale attento che con generosità ha affrontato anche i periodi più bui, abbiamo garantito la copertura delle corse consentite dalla Regione senza mai rinunciare alla qualità del servizio. Per lenire le difficoltà del momento e cercare di dare un segnale positivo abbiamo avviato la stagione dei viaggi gratis per tutti, un gesto di solidarietà apprezzato da tutti quegli utenti che per necessità hanno dovuto continuare a spostarsi nonostante le restrizioni. Contestualmente abbiamo messo in piedi tutte quelle azioni previste dalla normativa nazionale e regionale finalizzate a garantire la sicurezza sanitaria. Oggi alla manutenzione costante dei mezzi affianchiamo un controllo meticoloso dal punto di vista della disinfezione con pulizia quotidiana a fine corsa e piani straordinari di sanificazione.
Quali sono secondo lei le principali trasformazioni legate al settore dei trasporti?
I cambiamenti in corso, in primis quelli climatici, impongono al settore di rivedere i piani di sviluppo per improntarli alla tutela dell’ambiente. Come aziende di trasporto siamo chiamati a garantire un futuro sostenibile e possiamo farlo puntando sulle rinnovabili e dotandoci di mezzi a basso impatto ambientale o elettrici laddove le condizioni di mercato lo consentono.
Al momento di grande cambiamento che stiamo vivendo si affianca l’uso della tecnologia, un processo che l’emergenza Covid ha accelerato. La digitalizzazione avrà un peso sempre più importante: l’introduzione di meccanismi di automazione fruibili direttamente da smartphone, per esempio nella bigliettazione come è stato con l’introduzione della App Teseo Sardegna, rappresenta per l’utenza una novità che migliora il servizio rendendolo più vicino alle esigenze della collettività, e che lo incanala lungo i binari della modernità e dell’efficienza. Dovremo però essere bravi a valorizzare nelle nostre realtà il capitale umano, la nostra vera ricchezza, perché non ci può essere servizio efficiente senza un personale attento, professionale, improntato al soddisfacimento dei bisogni dell’utenza.
Come state affrontando questa nuova sfida?
Stiamo mettendo in pratica tutte quelle azioni volte a rendere sempre più efficiente la nostra azienda e sempre più efficaci le strategie di sviluppo aziendali. Come Amministratore di Tour Baire, ma anche come uomo e padre di famiglia, guardo al futuro con ottimismo e positività perché se è vero che l’emergenza sanitaria ed economica che ci è piombata addosso mettendoci a nudo, altrettanto realistico è credere che dalle crisi possano nascere nuove opportunità. Di certo tutti noi imprenditori oggi guardiamo il mondo (e il comparto che ci riguarda) diversamente rispetto alla fase pre-Covid.
Come immagina il futuro dei trasporti?
Diverso, più moderno ed efficiente. Di certo più attento rispetto alle esigenze dell’utenza e orientato alla tutela della salute dei dipendenti e degli utenti. Ma ci aspetta una fase delicata, perché avremo il compito di traghettare le nostre aziende oltre la crisi. Dobbiamo essere pronti a farlo, mettendo in campo tutto il nostro sapere e le nostre competenze nell’auspicio che anche il decisore politico non faccia cadere nel vuoto le richieste di sostegno che arrivano dal nostro comparto. Uniti possiamo vincere.
Ringraziamo Matteo Baire per le sue parole piene di ottimismo.
Se anche tu, come azienda di trasporto, vuoi unirti a noi e cogliere la sfida della digitalizzazione dei trasporti